Capita a molti psicologi, o studenti di psicologia, che qualcuno chieda: ma lo psicologo da consigli oppure no? E se non da consigli a cosa serve andare dallo psicologo?
Vediamo perchè lo psicologo non da consigli, o meglio perchè tende a farlo il meno possibile se si tratta di consigli direttivi o troppo espliciti.
Il pensiero di Rilke sul chiedere consiglio ad altri
Rainer Maria Rilke, illustre poeta tedesco vissuto a cavallo del ‘800 e del ‘900, nelle lettere di risposta che scriveva a Franz Xaver Kappus, avvertiva della pericolosità e dell’insensatezza di chiedere parere o giudizio altrui per le poesie scritte.
Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri. Li invia alle riviste e li confronta con altre poesie. Si allarma se certe redazioni li rifiutano […] Le chiedo di rinunciare a tutto questo: lei guarda all’esterno ed è appunto questo che non dovrebbe fare. Nessuno può darle consiglio o aiuto, nessuno. Non v’è che un mezzo. Guardi dentro si sè.
Rainer Maria Rilke in “Lettere a un giovane poeta”, 17 febbraio 1903.
Queste poche righe hanno un significato molto profondo, che va oltre il suggerimento di non chiedere giudizi altrui per le prorie poesie. E dunque non dobbiamo abdicare una decisione pensando che altre persone possano scegliere per noi meglio di quanto sceglieremmo noi stessi. Nemmeno chiedere consiglio è una pratica auspicabile, almeno fin tanto che basiamo le nostre azioni sul consiglio ricevuto. Un vero consiglio non è quello che ci fornisce risposte ma piuttosto quello che ci fornisce altre domande, riguardo certe sfumature del problema che non avremmo altrimenti considerato.
Come si affronta un problema con lo psicologo
Assodato che lo psicologo non da consigli, durante un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia si esplorano le varie alternative possibili e si accolgono i vari sentimenti e pensieri associati ad ognuna delle alternative. In un certo senso si usano le emozioni come bussola per guidare la ragione. Poi si superano le paure e le ansie associate ad alcune delle scelte e si enfatizzano le risorse.
Lo psicologo non ti dirà mai se devi separarti dal tuo partner oppure no, se devi cambiare università, se devi licenziarti dal tuo attuale lavoro o affrontare quell’annoso problema con gli amici. Piuttosto stimola la riflessione dentro di te e ti conduce dapprima a farti le domande giuste e poi a far uscire la risposta che hai dentro di te. É un lavoro difficile e raffinato che richiede competenze e pazienza.
Dare consigli nel codice deontologico degli psicologi
Il tema delle opinioni e dei consigli appare per ben due volte all’interno del codice deontologico degli psicologi italiani. Questo rappresenta una preziosa risorsa che deve guidare l’operato di ogni psicologo e che tutela l’interesse del cliente.
Nell’esercizio della professione, lo psicologo […] rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori.
Articolo 4.
Lo psicologo […] riconosce quale suo dovere quello di aiutare il pubblico e gli utenti a sviluppare in modo libero e consapevole giudizi, opinioni e scelte.
Articolo 39.
Perchè lo psicologo tende a non dare consigli
Seppur possa capitare che lo psicologo fornisca opinioni o consigli, specialmente nei rapporti terapeutici più consolidati e prolungati nel tempo, questa non è una pratica comune e deve essere attuata poco e solo in casi specifici nei quali è auspicabile ed immediato un beneficio nel paziente.
Quindi lo psicologo non da consigli perchè non aiuterebbe il paziente a sviluppare la sua capacità decisionale, perchè non esistono scorciatoie e perchè nessuno ti conosce meglio di te stesso! Nessuno può prendere quella decisione al posto tuo.
Per concludere citando Rilke, ispiratore di questo articolo: vivi le domande, come stanze chiuse a chiave. E può darsi che ti avvicinerai, a poco a poco, a vivere la risposta.