Sai quelle volte in cui ti guardi allo specchio e ti dici “la mia vita fa schifo”? Succede a tutti prima o poi, non credere di essere l’unico. Però, fermati un attimo e rifletti: formulare il problema in modo così generico non serve a niente poiché è impossibile trovare una soluzione. Per trovare risposte concrete, bisogna scomporre il problema in tre parti ben precise, e poi affrontarle una per una.
Consiglio:
Riformula il pensiero in modo che sia possibile trovare una soluzione.
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1) Step 1: Non mi piace chi sono
Poniti questa domanda: “Mi piace chi sono?”
Se la risposta è positiva sono felice per te, puoi passare allo step successivo perché se la tua vita non ti piace non dipende da un fattore identitario.
Se la risposta è no prova a pensare a quegli elementi di te vorresti cambiare. Certo non tutto è sotto il tuo controllo, ad esempio se vorresti diventare più alto c’è poco da fare. Con alcune doti ci nasci e devi fartene una ragione. Però sai qual’è la bella notizia? Che ci sono un sacco di cose che puoi cambiare! Puoi dimagrire o migliorare la tua forma fisica, puoi cambiare modo in cui ti vesti, puoi diventare più o meno estroverso, acculturato e così via.
2) Step 2: Non mi piace quello che faccio
Ti piace il lavoro che fai? Ti piace quello che stai studiando?
Dunque pensi “la mia vita fa schifo” perchè hai un lavoro che ti fa schifo? Sappi che sei sempre in tempo a cambiare azienda o addirittura lavoro, figuriamoci percorso di studi. Buttati e osa perché il dubbio dell’alternativa certe volte può essere logorante. E se non esiste il lavoro dei tuoi sogni prova a crearlo! Magari puoi dedicare mezz’ora al giorno al tuo progetto o all’invio del tuo CV, ci pensi mai a quanto tempo sprechiamo ogni giorno tra social e TV? É tutta una questione di priorità.
3) Step 3: Non mi piace l’ambiente che frequento
Il fiore di loto cresce solamente in acque stagnanti e paludose. Se lo prendi e lo metti nell’acqua più cristallina del mondo morirà, semplicemente perchè non è l’ambiente adatto a lui. Capisci come non esista un ambiente giusto o sbagliato a priori, piuttosto esistono ambienti che fanno per te e altri che, semplicemente, non ti fanno stare bene.
Certo non ti sto dicendo di fare le valigie e di partire per il Sud America o l’Asia domani mattina, piuttosto cerca di capire quali sono quegli elementi ambientali che ti causano sofferenza. Potrebbe essere la tua cerchia di amicizie, le persone che frequenti, i bar o i luoghi storici che frequenti da anni ma che ormai ti vanno stretti, la città, l’appartamento che hai in affitto o l’ufficio dove lavori.
4) Il cambiamento richiede tempo
Ora ho il dubbio che ti sia venuta voglia di rivoluzionare la tua vita, cambiare tutto dalla città al lavoro. Puoi farlo certo, ma ti offro un’alternativa meno emotiva e più razionale. Prova a inserire un piccolo cambiamento nella tua vita, uno solo, e osserva l’effetto che produce. Se sortisce un effetto scarso o addirittura non provoca nessuna conseguenza nella tua vita allora dopo qualche tempo introduci un secondo cambiamento e così via, fino a quando non avrai composto il tuo mosaico.
Attenzione:
Il cambiamento duraturo richiede tempo, pazienza ed un po’ di sofferenza.
Ricorda che il cambiamento più duraturo è il cambiamento gentile.