Una domanda che talvolta mi viene fatta è: “Come faccio ha capire se ho una dipendenza da videogiochi?” e ancora “che sintomi ha la dipendenza da videogiochi?”.
Purtroppo un criterio temporale non è sufficiente. Non esiste una soglia sotto la quale siamo al sicuro e sopra la quale abbiamo una dipendenza da videogiochi. Personalmente per effettuare una diagnosi utilizzo i criteri proposti dal DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Trovo anche utile l’integrazione con la ricerca di Nancy Petry e collaboratori che ha avuto il merito di unificare diversi pareri internazionali autorevoli.
Cos’è la dipendenza da videogiochi
La dipendenza da videogiochi è una vera e propria dipendenza e condivide con le sostanze diverse caratteristiche. Causa alterazioni nel sistema neurologico, in particolare nei neurotrasmettitori legati a sostanze dopaminergiche che sono alla base del sistema del piacere e del rinforzo. In altre parole l’attività del videogiocare viene considerata dal cervello un’attività piacevole, poichè ha come conseguenza il rilascio delle cosiddette “molecole del piacere”. Poi causa una serie di alterazioni comportamentali, poichè il cervello tenderà a ricercare l’esperienza piacevole per provocare nuovamente il rilascio di sostanze dopaminergiche.
I 9 sintomi della dipendenza da videogiochi
I 9 sintomi del gaming disorder sono:
- Pensieri ricorrenti ai videogiochi o al videogiocare
- Sintomi di astinenza
- Accresciuta tolleranza
- Fallimentari tentativi di smettere
- Perdita degli altri interessi
- Giocare ignorando le conseguenze negative
- Mentire sul proprio comportamento
- Escapismo
- Aver compromesso il lavoro, la scuola o le relazioni sociali
1) Pensieri ricorrenti
Si tratta di un sintomo propriamente cognitivo che consiste nel fare frequenti pensieri sul videogiocare, sul videogioco o su elementi ad esso correlati. Si differenzia dal normale entusiasmo per i videogiochi, ad esempio quando si acquista un nuovo gioco, poichè tende ad avere permanenza nel tempo.
Ad esempio pensare intensamente alla prossima partita anche quando si esce per una passeggiata, si è con gli amici o si sta facendo un’altra attività non eccessivamente noiosa e passiva.
2) Sintomi di astinenza
L’impossibilità o la rinuncia a videogiocare per un periodo più o meno lungo comporta sintomi di astinenza. L’astinenza da videogiochi può causare stati d’animo negativi (tristezza, ansia…) o sintomi attivi (irrequietezza, irritabilità, nervosismo…).
Ad esempio l’impossibilità di videogiocare per cause esterne, come impegni che si concentrano o guasto alle apparecchiature, causano il tipo di sintomatologia sopra descritto.
3) Tolleranza
La tolleranza si riferisce alla necessità di videogiocare più a lungo per provare l’originaria sensazione di benessere, soddisfazione o eccitamento.
Ad esempio se prima ci si sentiva rilassati o eccitati dopo 1 ora di gioco, adesso ne servono 2 o più.
4) Falliti tentativi di smettere o ridurre le ore di gioco
Avere la volontà di smettere del tutto con i videogiochi o di diminuire le ore che si passano videogiocando. Questi tentativi si rivelano sistematicamente fallimentari. In altre parole non si riesce a smettere o a diminuire il tempo di gioco.
5) Perdita di interessi nelle altre attività
Altri interessi e hobby perdono di piacevolezza e l’individuo preferisce usare i videogiochi durante il suo tempo libero piuttosto di fare altre attività.
Ad esempio l’individuo smette di andare in palestra e di frequentare i suoi amici, perchè tali attività sono diventate improvvisamente noiose. Piuttosto spende quel tempo con i videogiochi.
6) Giocare ignorando le conseguenze negative
L’individuo con dipendenza da videogiochi è conscio dei problemi psicosociali e fisici ai quali va incontro con l’abuso di videogiochi (es. perdita di amici, mal di testa, disturbi del sonno). Nonostante questo non diminuisce il tempo dedicato ai videogiochi, non vuole o ne è incapace.
7) Mentire sul proprio comportamento
Il settimo sintomo ci dice che il soggetto con dipendenza da videogiochi tende a mentire sulle proprie abitudini e sul proprio comportamento da videogiocatore.
Ad esempio potrebbe dire di non aver giocato oggi, oppure dire di aver giocato 1 ora quando in realtà ha giocato per 4.
8) Escapismo
L’individuo probabilmente dipendente da videogiochi usa il videogioco come strumento di fuga dalla realtà, per scappare dai problemi e dagli stati d’animo negativi come ansia, umore depresso, senso di colpa, senso di impotenza, ecc…
Trovare attività che hanno un effetto benefico sul nostro umore è positivo e desiderabile, tuttavia può diventare problematico quando viene attuata una vera e propria fuga nel mondo virtuale. In questo modo non affrontiamo i problemi ma scappiamo.
9) Aver compromesso il lavoro, la scuola o le relazioni sociali
È sicuramente uno dei sintomi più gravi poichè grave è l’impatto sulla qualità della vita. Questo sintomo è presente se le proprie abitudini videoludiche hanno causato problemi a scuola, al lavoro o nelle relazioni con gli amici e con il partner. Il sintomo è considerato presente anche se sono state perse opportunità di carriera accademica o lavorativa.
Ad esempio un importante calo della performance scolastica perchè si gioca fino a notte tarda e non si riescono a seguire le lezioni o non si riesce a studiare.
Quando si fa diagnosi di dipendenza da videogiochi?
Secondo il DSM-5, per avere una dipendenza da internet gaming disorder (IGD) clinicamente rilevante, è necessario avere avuto 5 o più sintomi negli ultimi 12 mesi. In ogni caso, per la diagnosi, è necessario il parere di uno psicologo competente.
In ogni caso mi piace ricordare che la dipendenza da videogiochi vale la pena di essere trattata, indipendentemente da quanti sintomi siano presenti, se causa disagio all’individuo e se questi manifesta la volontà di un cambiamento.
Come guarire dalla dipendenza dai videogiochi
Dalla mia esperienza posso dire che dalla dipendenza da videogiochi si può guarire. Non solo, si può tranquillamente raggiungere la remissione totale dei sintomi e la piena risoluzione della dipendenza problematica.
Il come si faccia dipende da caso a caso. Sicuramente è molto difficile intraprendere il percorso di guarigione da soli, inoltre non è sufficiente concentrarsi sui sintomi. Bisogna piuttosto capire e risolvere le cause profonde che hanno portato allo sviluppo del gaming disorder, anche per prevenire potenziali ricadute in futuro. Se vuoi saperne di più ti consiglio il mio articolo: il trattamento del gaming disorder.
Per questi motivi ti consiglio di cercare un aiuto professionale. Se cerchi un professionista per un confronto o per iniziare un percorso puoi contattarmi cliccando sul pulsante qui sotto. Sono uno psicologo che studia e tratta specificatamente questo tema, ricevo a Brescia e online.