Brain Rot: 6 cause e 3 rimedi per superarlo

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Ti senti mai esausto mentalmente? Stanco, spossato, in una condizione in cui anche fare 17 + 24 a mente sembra un’impresa impossibile? Questa sensazione di affaticamento cognitivo, spesso descritta come “brain rot”, può rendere difficile concentrarsi, prendere decisioni o svolgere anche le attività più semplici. Non si tratta solo di stanchezza: è come se il tuo cervello fosse sovraccarico e incapace di funzionare al meglio. Se questo stato ti suona familiare, sappi che non sei solo. Capire cosa provoca il brain rot e come affrontarlo è il primo passo per ritrovare energia mentale e chiarezza.

1) Cos’è il brain rot?

Il brain rot è l’esatto opposto della lucidità mentale: una condizione in cui la mente sembra appannata, incapace di mantenere l’attenzione o di affrontare con facilità compiti anche semplici. È come avere un computer con troppi programmi aperti: il sistema rallenta, si blocca e persino un’azione banale diventa faticosa.

Immagina di trovarti a lavoro, davanti a un’e-mail che richiede solo poche righe di risposta, ma la tua mente vaga e non riesci a mettere insieme le parole. Oppure, dopo una giornata intensa, cerchi di leggere un libro, ma ti rendi conto di aver riletto la stessa frase cinque volte senza comprenderne il senso. Questo è brain rot: un mix di stanchezza mentale e difficoltà cognitive che limita le tue capacità.

Non si tratta semplicemente di essere stanchi. È una condizione in cui tutto sembra più difficile, dove persino prendere decisioni semplici, come cosa cucinare per cena, diventa una montagna da scalare. A differenza di una mente lucida, che affronta con agilità problemi e sfide, chi vive il brain rot si sente intrappolato in un torpore mentale continuo.

Questa sensazione può colpire chiunque, a qualsiasi età, e spesso si manifesta nei momenti di maggiore stress o dopo periodi di sovraccarico mentale. È una condizione che mina non solo la produttività, ma anche il senso di controllo sulla propria vita.

2) Le cause del brain rot

Lo sappiamo: il brain rot non arriva dal nulla. È il risultato di abitudini, ritmi di vita e situazioni che, anche se conosciute, a volte ignoriamo. Ecco le principali cause che possono portare la tua mente a quel punto di rottura:

  1. Sovraccarico mentale
    Ahimè, avere troppe cose da fare, pensare e ricordare crea un peso enorme sulla mente. Quando cerchi di gestire tutto contemporaneamente, il cervello va in tilt, lasciandoti esausto e confuso.
  2. Troppo tempo davanti agli schermi
    Ore passate tra smartphone, computer e televisione non danno al cervello il riposo di cui ha bisogno. I continui stimoli digitali lo bombardano, lasciandoti con la sensazione di essere spento e privo di energia. Questo riguarda specialmente i social ed il cosiddetto “cheap content”, ovvero contenuti di bassa qualità che causano una piccola scarica di piacere e soddisfazione nel cervello.
  3. Mancanza di sonno di qualità
    Non dormire a sufficienza, o dormire male, può essere una delle cause del brain rot. Senza un sonno rigenerante, il cervello non riesce a ricaricarsi, e tu ti senti perennemente stanco e distratto.
  4. Stress cronico
    Sì, lo stress è parte della vita, ma quando diventa costante, consuma tutte le tue risorse mentali. È come se il tuo cervello fosse sempre in modalità emergenza, incapace di rilassarsi o concentrarsi.
  5. Cattiva alimentazione
    Sappiamo quanto sia facile trascurare ciò che mangiamo, ma una dieta squilibrata, ricca di zuccheri e povera di nutrienti, priva il cervello del carburante necessario per funzionare al meglio. Logico vero?
  6. Mancanza di pause
    Quando vai avanti senza mai fermarti, accumuli stanchezza mentale. Anche solo pochi minuti di pausa durante la giornata possono fare una differenza enorme. Piccolo consiglio, nel mio manualone universitario di psicologia generale veniva consigliata una pausa di 10/15 minuti ogni 45 minuti di attività mentalmente intensa (come studiare o svolgere un lavoro creativo/intellettuale).

Riconosci qualche aspetto della tua vita in queste cause?

3) Come superare il brain rot

Preparati: superare il brain rot non è una sfida da poco. Richiede un cambiamento radicale nelle tue abitudini quotidiane e la determinazione di lavorare su di te. Con tempo, impegno ed energia, però, puoi tornare a quella chiarezza mentale che ora sembra un ricordo lontano. Non aspettarti risultati immediati: il vero segreto sta nel costruire, passo dopo passo, una routine che nutra e rafforzi la tua mente ogni giorno.

1. Riduci il tempo sui social e sui videogiochi
Ecco un consiglio d’oro da tenere sempre a mente: applicarlo, credimi, farà una differenza enorme. I social e i videogiochi sono progettati per catturare la tua attenzione e tenerla incollata per ore, prosciugando le tue energie mentali con un flusso costante di stimoli. Il risultato? Il cervello non si riposa mai davvero. Anche se all’apparenza sembrano attività rilassanti, in realtà sono estremamente dannose per la tua mente, perché alimentano il sovraccarico invece di alleviarlo.

Prova a invertire questa tendenza: stabilisci limiti di tempo, usa timer o app per monitorare l’utilizzo e impegnati a rispettarli. Dedica quel tempo a vere attività rigeneranti come leggere un buon libro, meditare, o semplicemente fare una passeggiata immerso nella natura. Vedrai quanto il tuo cervello ti ringrazierà.

Se senti che l’uso dei videogiochi sta sfuggendo al tuo controllo, non preoccuparti: affrontare questa sfida è possibile. Il mio percorso dedicato al superamento dell’abuso e della dipendenza da videogiochi è studiato per aiutarti a ritrovare l’equilibrio.

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2. Ritagliati pause consapevoli
Non basta staccare dal lavoro: fai vere pause senza smartphone o stimoli inutili. Respira profondamente, guarda fuori dalla finestra o fai qualche minuto di stretching. Questi momenti ricaricano il cervello e riducono il senso di sovraccarico. Quindi aggiungiamo un pezzo al primo consiglio, quando stacchi dal lavoro fallo per davvero e non catapultarti sul telefono.

3. Riorganizza la tua giornata
Crea una routine con momenti dedicati alla cura di te stesso. Pianifica il sonno, i pasti equilibrati e attività fisica regolare. Ogni piccola buona abitudine contribuisce al recupero della tua lucidità mentale.

4) Il brain rot è una patologia riconosciuta?

No, il brain rot non è una patologia ufficialmente riconosciuta. Se consultassimo il DSM-5, il manuale diagnostico di riferimento per i disturbi mentali, non troveremmo alcuna voce dedicata a questa condizione. Tuttavia il termine si sta diffondendo come un neologismo popolare, usato per descrivere uno stato di affaticamento mentale e difficoltà cognitive che ricorda altre condizioni già studiate, come il burnout.

Il burnout, ad esempio, è una sindrome legata a stress lavorativo cronico, con sintomi simili: esaurimento mentale, riduzione dell’efficacia e senso di distacco. Sebbene il brain rot non abbia una definizione clinica, sembra descrivere esperienze che rientrano in un contesto di stress mentale prolungato, sovraccarico cognitivo e mancanza di rigenerazione.

Questa somiglianza, ma con un’accezione particolare legata alla lontananza dallo stato di lucidità mentale, lo rende un termine utile per identificare un problema reale che merita attenzione, anche senza una classificazione medica ufficiale.

5) Conclusioni

Ora tiriamo un po’ le fila di questo articolo. Questo è un po’ quello che mi piacerebbe ti portassi a casa ☺️

Ti direi che il brain rot è una condizione di affaticamento mentale che rappresenta l’opposto della lucidità. Si manifesta con difficoltà di concentrazione, decisioni faticose e un senso di torpore cognitivo. Le cause principali includono il sovraccarico mentale, l’eccessivo utilizzo di social e videogiochi, la mancanza di sonno, lo stress cronico e abitudini poco sane come una cattiva alimentazione o l’assenza di pause rigeneranti.

Superarlo richiede un cambiamento nelle abitudini quotidiane: moderare l’uso dei social e dei videogiochi, introdurre pause consapevoli e costruire una routine che alimenti la mente in modo sano. Anche se è un percorso che richiede tempo, impegno ed energia, i risultati valgono ogni sforzo. Il primo passo è agire, oggi stesso, per ritrovare quella chiarezza mentale che meriti.

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Mi chiamo Simone Zamboni e sono uno psicologo clinico. Ricevo a Brescia e online.