A tempo perso ascolto podcast online. Non sono affezionato a nessuno in particolare, piuttosto cerco di scoprire nuove storie, nuove persone e storie di vita lontane dalla mia. Da un po’ di tempo stanno rimbalzando ovunque due personaggi di dubbio gusto: Filippo Champagne e Nevio lo Stirato.
Due nomi di fantasia che purtroppo trasmettono valori deviati e uno stile di vita malsano e logorante. L’unico imperativo è il divertimento ad ogni costo e dicono di raggiungerlo bevendo decine di litri di vino ogni settimana e scommettendo migliaia di euro al gioco d’azzardo, specialmente alle corse dei cavalli.
Due individui deplorevoli dunque, che purtroppo sono diventati i giullari di internet e quindi ricevono inviti un po’ ovunque perchè tutti vogliono cavalcare la loro ondata di visibilità.
Che cosa è la ludopatia?
Esattamente cos’è la ludopatia? La ludopatia, conosciuta anche come disturbo da gioco d’azzardo, è caratterizzata da un comportamento di gioco maladattivo, persistente e ricorrente, che interrompe le attività personali, familiari e/o professionali. Questo disturbo è definito e riconosciuto nel DSM5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Un aspetto centrale di questo disturbo è il modello di “inseguimento delle proprie perdite”, dove l’individuo avverte un bisogno urgente di continuare a giocare, spesso piazzando scommesse maggiori o assumendo rischi via via più elevati, al fine di recuperare una perdita o una serie di perdite.
Quali sono i sintomi della ludopatia?
I sintomi di un disturbo da gioco d’azzardo possono cambiare da persona a persona, tuttavia la sintomatologia generale comprende:
- Bisogno di giocare con somme di denaro sempre maggiori per raggiungere l’eccitazione desiderata.
- Irritabilità o inquietudine quando si tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo.
- Tentativi ripetuti, ma non riusciti, di controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo.
- Preoccupazione frequente per il gioco d’azzardo (ad esempio, rivivere esperienze passate di gioco, pianificare il prossimo tentativo, pensare ai modi per procurarsi denaro per giocare).
- Spesso gioca quando si sente a disagio (ad esempio, impotenza, colpa, ansia, depressione).
- Dopo aver perso denaro al gioco, spesso torna un altro giorno per cercare di recuperare le perdite (“inseguire” le perdite).
- Inganno nei confronti dei membri della famiglia, dei terapisti o di altri per nascondere l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo.
- Ha compromesso o perso relazioni significative, lavoro o opportunità educative o di carriera a causa del gioco d’azzardo.
- Si affida agli altri per ottenere denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d’azzardo.
L’esaltazione del gioco d’azzardo
Nei racconti di Filippo e Nevio il gioco d’azzardo viene spesso esaltato come unica fonte di divertimento e adrenalina delle loro vite. Per loro stessa ammissione, il primo gioca sperperando il patrimonio familiare, mentre il secondo ha creato debiti per qualche milione di euro, mandando in bancarotta la sua azienda e rovinando il rapporto con la moglie.
Dalle loro testimonianze non traspare il minimo pentimento, ma mi è difficile pensare che sia davvero così. Come hai avuto modo di leggere la ludopatia non ha niente di divertente. Quando la sera si guardano allo specchio e sono obbligati a togliersi la maschera del personaggio mi immagino due uomini tristi e soli, incapaci di vivere una vita virtuosa, ricca di significato e con degli obiettivi.
Una VERA testimonianza di ludopatia
Lo confesso, sento la necessità di dover condividere una vera testimonianza di ludopatia da contrapporre a quelle di Filippo Champagne e Nevio lo Stirato, perchè qualche ludopatico (o per meglio dire persona affetta da ludopatia) l’ho conosciuta nella vita e la sofferenza che hanno nell’animo è molto grande. Com’è grande la sofferenza che hanno causato ai propri cari.
La ludopatia non è perdere 5000€ ai cavalli, andare a dormire e svegliarsi con altri soldi in tasca da rigiocare in un loop senza fine. Le testimonianza di ludopatia ci raccontano ben altro:
- La ludopatia è perdere i soldi dell’affitto e venire sfrattati
- La ludopatia è perdere i soldi dell’università dei figli
- La ludopatia è non riuscire a fare benzina alla macchina
- La ludopatia è fare debiti e non riuscire mai a saldarli
Il pericolo dell’emulazione
Lo sporadico e timido appello di Filippo e Nevio ai giovani dicendo “non imitateci” è poco credibile ed un inutile tentativo di lavarsi qualche accenno di coscienza. Ricordiamo che lo stesso Nevio sponsorizza un gruppo Telegram di scommesse.
Io, grazie ai miei studi, al mio lavoro e alla mia età mi sento vaccinato rispetto alla tentazione di emulazione. Tuttavia credo e temo che le generazioni più giovani e influenzabili potrebbero avvicinarsi al gioco d’azzardo proprio ascoltando i racconti di questi due personaggi.
È innegabile che vi sia una divisione di responsabilità tanto in Filippo e Nevio, tanto in chi li invita e continua a dar loro visibilità sui social e nei podcast.
Un’altra testimonianza di Daniele Raco
Se volete approfondire la storia della ludopatia di Daniele Raco in chiave un po’ più comica vi consiglio questo stralcio di stand up comedy: Daniele Raco e la dipendenza da gioco d’azzardo.
Come si può curare la ludopatia?
Se devi curare la ludopatia ti consiglio alcune associazioni e servizi di Brescia. Gli ambulatori per il gioco d’azzardo patologico dell’ASST Spedali Civili di Brescia. Spazio-off struttura nella quale ho collaborato come tirocinante. Il servizio del Calabrone, anch’essa struttura con la quale ho interagito quotidianamente per diversi mesi.