Ansia di andare in bagno: TUTTE le cause e i rimedi

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La testimonianza di Grenbaud

Grenbaud racconta della sua ansia di andare in bagno fuori casa

Come si chiama questo disturbo?

Nel DSM5 (il manuale per la classificazione dei disturbi mentali più utilizzato al mondo) non esiste questo specifico disturbo, tuttavia credo che potrebbe rientrare nei disturbi d’ansia. Proprio questi disturbi infatti sono caratterizzati da sensazioni di preoccupazione o paura riguardo eventi, situazioni oppure oggetti. In questo caso l’evento “fobico” riguarda la possibilità di dover evacuare quando si è lontani da casa.

Nel linguaggio comune invece è spesso descritto come:

  • Ansia di andare in bagno in luoghi pubblici
  • Paura di andare in bagno fuori casa
  • Paura di farsela addosso
  • Paura di aver urgentemente bisogno di un bagno
  • Paura di dover andare bagno quando esci

Possiamo descrivere il disturbo come segue: la preoccupazione ossessiva di dover utilizzare bagni in luoghi pubblici, di non aver bagni nella prossimità o di non sapere dove essi siano. Questa preoccupazione si manifesta attraverso un’eccessiva ansia e preoccupazione riguardo alla necessità di usare un bagno quando si è fuori casa, combinata con la paura di non avere accesso immediato a servizi igienici.

Come nasce questo disturbo?

Difficile definire con esattezza le cause di questo disturbo, poiché ogni individuo ha una storia personale e unica. Per quanto riguarda la mia esperienza da psicologo posso raggruppare le situazioni più comuni:

  • Esperienze passate: traumi o esperienze negative passate, in particolare quelle legate all’uso di bagni pubblici o situazioni simili. Un evento simile accaduto in passato innesca un’ansia anticipatoria (preventiva) finalizzata ad evitare di trovarci nuovamente in una situazione simile.
  • Apprendimento (o esperienza indiretta): è sempre un’esperienza ma non l’abbiamo sperimentata in prima persona. Può, ad esempio, essere accaduto ad un familiare, un amico o anche un estraneo.
  • Stress e fattori ambientali: periodi prolungati di stress o cambiamenti significativi nella vita di una persona possono contribuire allo sviluppo o all’aggravarsi di uno o più disturbi ansiosi.

Cosa alimenta questo disturbo?

Credo che di fondo possa esserci in molte persone un nucleo di insicurezza e di paura del giudizio.

L’insicurezza personale può portare a un maggiore evitamento sociale, dove l’individuo potrebbe limitare o evitare situazioni che percepisce come potenzialmente rischiose per il suo disturbo, ad esempio allontanarsi troppo da casa. Questo evitamento può creare un ciclo di pensieri negativi e ossessivi che alimentano ulteriormente l’ansia e il disagio.

Inoltre c’è da dire che può instaurarsi un circolo vizioso, più cerchiamo di controllare e arginare quest’ansia più paradossalmente la alimentiamo perchè in qualche modo la stiamo legittimando. Più l’ansia è grande più può comportare sintomi gastrointestinali che a loro volta ti portano a dover andare in bagno e rafforzeranno la fobia. Puoi facilmente capire che questo circolo vizioso deve essere spezzato per guarire.

Come si guarisce dall’ansia di andare in bagno?

Grenbaud nei minuti finali del video (ahimè non presenti nella clip estratta) dichiara di essere guarito dall’ansia di andare in bagno tenendo qualche pastiglia di Imodium sempre con sè. Si tratta di una soluzione efficace in molti casi poichè spezza il circolo vizioso della paura/ansia. Anche se ti dovesse capitare un episodio sai che sei attrezzato per contrastarlo. Questo in molti casi è sufficiente a risolvere il problema.

Se ciò non dovesse bastare si può optare per un breve percorso psicologico, in studio oppure online, finalizzato ad una ristrutturazione delle proprie idee e soluzioni rispetto al problema. In altre parole si esaminano le tentate soluzioni disfunzionali, che nel tempo hanno contribuito a mantenere e rafforzare il problema, e si procede verso soluzioni più funzionali. Generalmente non sono necessari molti incontri.

Quindi se senti la necessità di intraprendere un piccolo percorso con uno psicologo per risolvere il problema puoi contattarmi liberamente.

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Mi chiamo Simone Zamboni e sono uno psicologo clinico. Ricevo a Brescia e online.