1) Tutta questione di intelligenza emotiva
Alzi la mano chi non ha mai mangiato guardando il telefono. Almeno una volta ci è capitato a tutti, un po’ per noia, un po’ per non pensare a qualcosa. Che non sia una sana abitudine è lapalissiano, ma se lo facciamo davanti ai nostri figli le conseguenze possono essere un deficit nello sviluppo dell’intelligenza emotiva, questo è quello che hanno scoperto dei ricercatori. Ma partiamo con ordine, se te lo stessi chiedendo l’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, e di utilizzare queste informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni in modo efficace. Insomma un’abilità tutt’altro che marginale nella vita delle persone.
L’Università ha cercato di indagare in maniera approfondita il fenomeno: usando il telefono mentre i nostri piccoli ci osservano potremmo involontariamente ostacolare il loro sviluppo emotivo. Non si tratta solo di tener lontani gli smartphone dalle mani piccole e curiose, ma anche di come noi, come genitori e come adulti, interagiamo con questi dispositivi quando siamo osservati dai bambini.
La dott.ssa Robin Nabi, una delle menti brillanti dietro questo studio, ha chiacchierato con 400 famiglie di bambini dai 5 ai 12 anni. Il questionario loro sottoposto comprendeva la valutazione dell’intelligenza emotiva dei figli ed una serie di domande rispetto alle attività svolte. Una tipica ricerca correlazionale quindi, cioè un tipo di indagine nella quale si cercano correlazioni significative tra due variabili. L’unica correlazione significativa che è emersa è stata una minor intelligenza emotiva nelle famiglie che abitualmente utilizzavano lo smartphone in presenza dei piccoli. Quindi bingo! Qualcosa è stato trovato e, in altre parole, si tratta di una correlazione negativa tra l’utilizzo della smartphone e l’intelligenza emotiva. Al salire di uno l’altro scende, cioè alto utilizzo dello smartphone correla con bassa intelligenza emotiva e alta intelligenza emotiva correla con basso utilizzo dello smartphone.
Nessuno è qui per demonizzare la tecnologia, credimi. La stessa Nabi, anni fa, parlava di come i media, se usati bene, possono effettivamente far crescere l’empatia nei bambini. Il nocciolo della questione, secondo me, è che è tutta una questione di equilibrio. Si tratta di strumenti estremamente potenti, che devono essere usati con consapevolezza. Nel mio lavoro come psicologo mi occupo spesso di nuove dipendenza e dipendenze digitali e ti assicuro che la maggior parte dei problemi che bambini e adolescenti hanno con questi strumenti deriva da una cattiva regolamentazione d’uso e da una insufficiente (o assente) formazione sugli stessi.
Quindi i bambini possono usare lo smartphone? Si, con moderazione, spiegando loro opportunità e pericoli dello strumento e sotto una costante supervisione.